Un antico casolare di campagna nelle Marche, risalente a poco oltre la metà del 1800 e con il papa di origini senigalliesi Mastai Ferretti-Pio IX regnante a Roma, è stato messo in vendita da Paolo. Improvvisamente si cominciano a verificare fatti misteriosi ed inquietanti riferibili ad un vecchio dagherrotipo appeso su un muro della casa e raffigurante, pur parzialmente, un'altera e anonima nobildonna in nero. Il protagonista comincerà ad indagare risalendo indietro nel tempo fino al periodo degli alchimisti rinascimentali, dei Rosacroce e della Santa Inquisizione, per la possibile comprensione dello spaventoso presente e per trovare la chiave della salvezza propria e forse dell’intera umanità di fronte al Covid–19. Una grande sala degli specchi apparecchiata dai ricordi di famiglia e nei rapporti col fratello gemello Pietro è l'ambientazione psicologica del romanzo, che giunge ad una sorprendente e ambigua chiarificazione finale tra sogno e realtà, tra verità immaginata e immaginazione della verità. Seguono poi alcune favole che prendono spunto dalla pandemia per riconoscere (o no?) un senso ed un ruolo a questo tempo prigioniero.