Mario Torrici inizia da sottotenente la sua carriera militare. Partecipa a più missioni di pace con impegno e dedizione, ma armato e in divisa militare su suolo straniero, si chiede quanto sia lecito portare la pace con un fucile in mano. Nella missione a cui sta partecipando trova la solita varia umanità arricchita questa volta anche da persone molto interessanti e soprattutto da una bellissima collega, con cui vivrà una storia affettuosa e appassionata. La sorpresa sarà di trovare nella stessa caserma un suo compaesano con il quale programmano di andare assieme in licenza al loro paese, lontani dai problemi e dai pericoli. Lavora con impegno e conquista la fiducia dei sottoposti e del suo superiore. Ma c’è chi trama nel buio e cerca il disordine e la violenza: stanno nascendo le bande armate che indossano una divisa nera, sventolano una bandiera dello stesso colore e cercano di trasformare la lotta in guerra di religione. Gli attentati deteriorano la missione di pace e nascono episodi chiaramente bellici. Andrà davvero in paese con il suo compaesano, ma solo per accompagnarne la bara. Dubita della giustezza della loro presenza armata in terra altrui, il rapporto con la collega si alterna fra alti e bassi fino a spiacevoli sorprese. Alla fine anche lui viene coinvolto direttamente: è catturato dagli uomini in nero e prende contatto con il loro mondo violento. Solo in questo momento tragico e rischioso Mario Torrici, ormai capitano, trova la risposta ai suoi dubbi e finalmente vede cosa dà significato e valore alla sua missione.