Con questo libro i personaggi e le storie nate dalla mia fantasia fanno ufficialmente ingresso nella società. Sono emozionato perché è un po’ come vedere i propri figli che lasciano la casa paterna per intraprendere la propria strada e andare incontro al proprio destino. Il tenente Max, protagonista dei miei racconti, camminerà ormai sulle sue gambe per percorrere le vie del mondo. Da acuto e sensibile osservatore della vita quale è, sono sicuro che saprà intessere col lettore relazioni non banali; lo guarderà di sottecchi, senza farsi notare, tra una virgola e un punto, e poi, fuggendo nel pieno della notte dalle pagine di qualche libro, verrà a bussare a casa mia per farmene rapporto. Poi, mentre io annoterò le storie che mi avrà raccontato, lui, rapidamente avrà fatto già ritorno in quell’altrove letterario che è la sua dimensione. I miei sono racconti gialli, gialli come quel Sole che tutto rischiara eppure tanto tiene nascosto. La voglia di scrivere una serie poliziesca mi è stata dettata da un’inguaribile voglia di giustizia, che nella vita reale difficilmente ho riscontrato. L’ho ambientata nella mia terra, l’Abruzzo, terra dal fascino antico e arcano. L’innato istinto da poliziotto sorregge Max nelle sue indagini, ma sembra guidato anche da una forza invisibile, da una sorta di Angelo che lo ispira e lo conduce a scovare, il colpevole. Io sono più propenso però a credere che quella forza sia lui stesso, sia quella parte di Max che sa vedere e andare oltre tutte le apparenze per raggiungere la Verità. Sperando che il lettore accolga benevolmente questi miei sogni su carta, mi accingo ad affidarglieli. Mi raccomando, vogliate loro un po’ di bene, perché solo attraverso i vostri occhi potranno continuare a vivere.