È doveroso premettere che i personaggi e le azioni dell’inesistente Revange e dei loro avversari sono pura fantasia, mentre gli atti di terrorismo dell’Isis e dell’Al Qaeda sono realmente accaduti. Il romanzo è un’autentica e spietata analisi delle nefandezze del terrorismo islamico ma è anche un atto di accusa per tutti quegli avvenimenti che hanno determinato e scatenato la nefasta reazione della Jihad, tutt’ora attiva e determinata a islamizzare gli infedeli. Gli avvenimenti si svolgono in soli tre capitoli: nel primo, a San Francisco, sono descritti i luoghi e le azioni dei personaggi della Revenge, la setta segreta dei vendicatori; nel secondo, a Parigi, è protagonista un giovane francese, che abiura e sposa la sua convinta conversione all’Islam; nel terzo, il parigino si addestra in Siria e diventa un perfetto terrorista e prossimo martire. Il parigino viene inviato a San Francisco per compiere un’azione terroristica ancor più eclatante delle Twin Towers, incontra gli adepti della Revenge, si confronta e si scontra con loro sino al tragico epilogo finale. Una delicata storia sentimentale alleggerisce il racconto che spesso affronta temi ed episodi molto crudi. Il vero protagonista del libro è il senso di incertezza di chi vuole schierarsi nella condanna/assoluzione dei principi morali della nostra società e le sue contraddizioni.