Se la vostra mente fosse un edificio, come sarebbe fatta? Vi siete mai posti questa domanda? Alberto Marucci, un famoso e giovane architetto, sì. Ha iniziato a progettare la casa facendosi molte domande, e tutte riguardavano Alberto stesso. Dopo un primo progetto il protagonista fa costruire la casa, ma poi si rende conto che la mente non si può considerare come qualcosa di statico. Perciò impazzisce, perché capisce di non conoscere la propria identità. La sua esperienza gli porterà via molte cose per molto tempo, ma gli regalerà anche una storia da raccontare, che decide di racchiudere in un diario una volta raggiunta un’età avanzata.
Idea decisamente interessante e ben sviluppata. Stile scorrevole. Un piacere averlo letto!
Un architetto ripercorre le tappe della sua vita che, dopo l'arrivo della sua prima figlia e dopo aver distrutto un importante progetto, finisce con il raccontarla ad un analista inglese presso il quale è stato condannato a frequentare le sedute. Ne viene fuori un inno alla bellezza della vita nonostante le difficoltà in cui ci imbattiamo e che dobbiamo affrontare. L'autore è un ragazzo classe 2001 la cui capacità di narrazione è, a mio avviso, parecchio fluida e dinamica. Sicuramente ci sono margini di miglioramento, nella forma e nella stesura della trama in cui personalmente ho trovato qualche salto, ma è la prima volta in vita mia che mi imbatto in tanta maturità in una persona di 17 anni nelle immagini, nei collegamenti logici, nello sguardo che va a fondo nella psicologia del protagonista
Complimenti Lorenzo, il tuo libro è molto interessante e ben scritto. Continua così!