Da una casuale e forse capricciosa attrazione tra due giovani appartenenti a due famiglie molto in vista e da secoli acerrime antagoniste, ha origine una gravidanza che non può trovare accettazione da parte delle due famiglie. La situazione viene conosciuta soltanto dalla famiglia della ragazza. Si decide allora di mettere in atto un piano diabolico che, senza divulgare la notizia, permette alla creatura di nascere e vivere, facendola praticamente scomparire, in modo non cruento, dalla vita delle persone che l’hanno generata. Nell’esistenza formalmente e sostanzialmente normale che ogni personaggio vivrà, accadono casualità strane ma assai verosimili, che creano intrecci tra le due principali protagoniste (madre e creatura). Il tutto senza alcuna trasgressione del divieto di cercarsi e di conoscersi. La storia è attraversata dalle vicende amorose tra giovani e da sentimenti forti di altri tipi di amore, che insieme ad altre “pennellate” che descrivono personaggi e fatti della normale, quotidiana vita sociale, ci fanno entrare in atmosfere oggi quasi incredibili, ma che ancora persistono in ambienti meridionali. Mentre il tema dell’abbandono genitoriale con rinuncia assoluta a esercitare la patria potestà viene trattato con una intensità che coinvolge il lettore e lo immerge realisticamente, ma con naturalezza in queste problematiche.