Dopo un anno di ricerche nasce “La notte degli Istri”, un romanzo storico, che si potrebbe chiamare Istriade. L’epico martirio di un popolo subìto per testimoniare la propria fede e la propria Italianità. Il romanzo ha per protagonista una famiglia di pescatori di Rovigno e si snoda su due binari paralleli: Sauro che parte militare nel 1943 ed Eufemia, la sorella maggiore, che si occupa della casa essendo la madre Agnese cagionevole di salute. Le vicende dei due ragazzi sono emblematiche del periodo di follia crudele di quegli anni, con l’orrore delle foibe, dei campi di concentramento, delle violenze fino agli stupri, con 350.000 esuli e 850.000 morti stimati, vissute con sopportazione e senza odio, ma fiducia in sant’Eufemia, patrona di Rovigno. Il romanzo non vuole sostenere alcuna tesi, vuole dare voce a un popolo che solo dopo sessant’anni, grazie al Presidente Carlo Azeglio Ciampi, ha avuto il diritto di ricordare degnamente i propri morti e la propria terra perduta. Il romanzo partecipa nuovamente al concorso “Villotte”, diventato internazionale, e si classifica al terzo posto. La premiazione programmata per il maggio 2020 è stata rimandata a causa del Covid 19.