Dopo il suicidio della madre a causa di una forte depressione, Diana si ritrova a dover abbandonare la propria casa e a trasferirsi in un’altra città dove abita sua zia Elena, che l’ha presa in affido. Il padre, giocatore d’azzardo, si è infatti rifiutato di prendere con sé la figlia. Nella nuova casa, Diana inizia una corrispondenza immaginaria con la propria madre narrandole quanto le accade nella quotidianità. Tutto sembrerebbe scorrere per il meglio, finché non scopre la storia di una dama che abitava quella stessa casa nella seconda metà dell’800.