Il funerale è stato bellissimo, la chiesa era piena all’inverosimile, erano tantissimi quelli che amavano il mio papà. Quando dissi al mio papà che avrei riassunto i suoi manoscritti in un unico e leggibile blocco, scritto al computer, lui era già molto malato. Ho davanti i suoi piccoli quadernetti datati e minuziosamente scritti fitti, fitti, una grafia piccola piccola e estremamente regolare. Ricordi di una vita passata che mi riportano indietro come in un film. In un tempo dove ancora si dava valore alle cose semplici, alla spensieratezza, alla famiglia. Purtuttavia i ricordi di mio padre, rivelano un’infanzia difficile, incerta. I suoi ricordi rivelano lati scabrosi di pedofilia, nascosta e non dichiarata. Eventi della sua vita, dove la supremazia del maschio e il sesso erano posti in primo piano. Tuttavia anche dopo, nei momenti più difficili, negli orrendi giorni di prigionia in un lager Tedesco, prevalse in lui la determinazione di sopravvivere a tutte le brutalità della vita. È sempre rimasto una persona solare cordiale con tutti. Lui si sentiva un miracolato.