Può, una ricetta antica di un dolcetto, determinare l’arricchimento di un’impresa, oppure causare il suo dissesto economico, in mancanza del suo possesso? Assolutamente Sì. Per ottenerla, Vitariello, il protagonista della storia, affronta ogni difficoltà e fa uso delle sue innumerevoli doti del mestiere di “bravo rappresentante” ricorrendo a tutte le astuzie ed espedienti. Ma per eccesso di sicurezza, la sua indole maldestra lo fa piombare in un mare di guai. Seguendo Vitariello nei viaggi della speranza, la storia mette nella centralità la forza delle tradizioni di un popolo autoctono a difendere la loro riserva naturale, i prodotti della terra e le preziose ricette. Il libro tratta anche, nel suo svolgimento, analisi sociali, di costume e la storia di due vecchi “amiconi di merende” ritrovati dopo 30 anni grazie alla potenza dei mezzi impiegati, senza risparmio, dalla trasmissione TV “è mo’ chi lo trova a questo qua” della mitica Sciandrella.