Una telefonata da Liverpool riporta indietro di otto anni Alberto Massari, si riforma la coppia Dott. Massari-Cap. Pantano Jr: questa volta non si tratta di un’indagine ufficiale come quella che ne “Il Tamiso” sgomina una setta che per decenni con il nome di Unabomber aveva riempito di terrore il Nord Est. Questa volta un mix di ricordi e di affetti lasciati sulle rive del Mersey per la decisione di Alberto di rientrare in Italia dopo un anno trascorso a Liverpool riemergono prepotentemente quando un’amica della Tate Liverpool lo informa che i suoi colleghi Sue Ellen e Richard sono morti a causa di una fibrillazione atriale a poca distanza di tempo l’uno dall’altra senza che avessero mai avuto segni premonitori di problemi cardiaci. Seppur sospette gli inquirenti inglesi hanno archiviato le morti come se fossero avvenute per cause naturali ma Alberto propone egualmente “una vacanza di una settimana a Liverpool”, vuole andare a fondo sul caso ed Edoardo accoglie l’invito perché sa che anche questa volta il loro lavoro sarà ricostruire un puzzle senza farsi condizionare da deduzioni premature: ha molto da imparare dal Dott. Massari ma anche molto da dare in termini di entusiasmo e voglia investigativa. Il romanzo ha frequenti colpi di scena, i due lavorano con basso profilo alternando apparentemente fasi investigative ad altre più dedicate alla conoscenza a 360°dei luoghi teatro del loro lavoro non trascurando però alcun particolare, non escludendo niente e nessuno. Ritornano in Italia vincenti ma per chi torna da Liverpool vale il detto “Puoi lasciare Liverpool ma Liverpool non ti lascerà mai”.