“Vivere a mezz’aria” non è soltanto un concetto dei nostri tempi. È l’impianto su cui nascono, si moltiplicano e a volte si spengono le nuove generazioni. Simone, Luca e Teresa, ventenni, lasciano la provincia e con le loro valigie piene di sogni e speranze, arrivano nella capitale. Roma doveva essere fonte di opportunità, libertà e sentimenti da vivere allo scoperto. Luca e Simone non erano riusciti a vivere il loro amore alla luce del sole. Il contesto in cui erano nati e vissuti non glielo aveva mai permesso. Anche Teresa era alla ricerca della sua realizzazione personale e sociale. Gli anni vissuti nella metropoli avevano regalato loro emozioni, ma non era stata l’oasi paradisiaca che pensavano e speravano. Quella città aveva infranto i loro sogni e li aveva fatti costantemente vivere a mezz’aria. Una crisi a 360 gradi quella che vivono tutti i personaggi del romanzo. È crisi d’identità. Di sentimenti. Continua ricerca di punti di riferimento. La crisi li cambia, muta i rapporti tra le persone e fa crollare i sentimenti più autentici. Pochi riescono a rimanere se stessi e per essere felici la maggior parte deve accettare dei compromessi. Per non essere destinati a vivere per sempre a mezz’aria. Le vite a mezz’aria lasciano ferite latenti e alle volte uccidono. Ci stordiscono, non ci fanno dimenticare il vuoto che abbiamo davanti. Non fanno sconti a nessuno e seppelliscono le nostre anime, prima dei nostri corpi. Ci creano attese infinite e ci riempiono di gigantesche illusioni. Quando il tempo buono sarà trascorso, ci faranno guardare con gelo allo specchio mostrandoci una volta per tutte l’amara faccia della vita.
lo spaccato di una relazionalità sempre meno tabù, raccontata con accattivante realismo!
Trovo il romanzo Giuseppe uno squarcio di quotidianità che prima o poi ci tocca a tutti,senza distinzioni,un racconto che a me ha fatto tornare adolescente e oggi dico con quanta forza si affronta tutto con la dolce età!!!!! un Italiano forbito ma comprensibile a tutti!!!! è stato un ottimo compagno di avventura un libro da tenere nella propria libreria.
Trovo geniale il Rimanzo di Giuseppe perché ci fa vivere un periodo storico che molti di noi non vogliono vedere con gli occhi giusti, scritto con un Italiano semplice ma forbito, un messaggio che arriva è una avventura che ti da voglia di fare. Non sono un critico ma una persona che ama i libri.
Votate l'attenzione e l'intelligenza di questo giovane scrittore.
Ho conosciuto questo libro assolutamente per caso. Mi aveva catturato la copertina. Letto tutto d'un fiato. Mi ha coinvolto e trascinato. Complimenti all'autore. Davvero ben scritto.
Davvero coinvolgente..da leggere..!
sembra davvero bellissimo. Il titolo e la copertina suscitano davvero molta curiosità
Ho letto solo l'anteprima e non vedo l'ora di completare la lettura del libro