Questo libro è di fondamentale importanza per la comprensione del pensiero filosofico dell’autrice che si è formata durante l’adolescenza sulle opere del filosofo Julius Evola, suo centrale punto di riferimento. Francesca Cianfarini crede che i libri di questo pensatore vadano letti ispirandosi al filosofo greco Socrate, umilmente, sapendo di non sapere. È importante per capirne il contenuto conoscere la storia d’Italia e dell’Europa, precristiana e cristiana, anche se sono numerosi i riferimenti all’Oriente. Evola è un rilevante pensatore politico reazionario, ma indica soprattutto una via interiore e l’interpretazione della donna e della sessualità è un caposaldo della sua visione del mondo. Leggere il “Barone nero”, così veniva chiamato, significa aprirsi al Mistero e alla poesia; seguirne le orme, non essere omologati andando controcorrente.