Spesso si utilizza la parola “INNATO” per definire e spiegare: l’istinto, l’inconscio, il comportamento, la pazzia, la coscienza… cadendo in tautologie che servono ad eludere l’originale definizione. L’autore ha rilevato come attraverso l’alimentazione si può trovare un filo logico che può portare alla spiegazione degli argomenti prima citati. Essendo questi alquanto complessi, ha cercato di renderli comprensibili utilizzando un fantasioso escamotage, ossia, un dialogo tra lui e le cellule del proprio corpo. Purtroppo, per rendere plausibile la sua teoria ha dovuto, saltuariamente, utilizzare alcuni concetti di fisica che, però, se non capiti non impediscono la comprensione del tutto. Attraverso questo colloquio è riuscito a trovare una spiegazione per ogni argomento, facendo anche comprendere quanto l’alimentazione sia importate non solo per la nostra sussistenza ma anche per le nostre relazioni con noi stessi e con l’ambiente. In tutti i capitoli viene rivelata una nuova e fantastica visione sull’argomento trattato, però, con contenuti razionali. Considera anche l’educazione ambientale, la comunicazione e la speranza quali elementi essenziali all’uomo per una vita confacente alle esigenze del prossimo e della natura.