Nei secoli passati al sito di Vallepietra in cui è effigiata la SS Trinità sono stati attribuiti più nomi. Sino al XVII secolo era conosciuto come chiesa della SS Trinità; dal XVII e fino alla metà del XIX secolo era denominato badia della SS Trinità. Solo dopo quest’ultimo periodo ha assunto il nome di santuario della SS Trinità con cui oggi è conosciuto. Come luogo di culto alla divinità, però, ha origini molto antiche, addirittura precristiane. è stato confermato da una stipe votiva rinvenuta nei pressi del santuario. Tuttavia è dalla metà del XIX secolo che la sua notorietà è aumentata enormemente, soprattutto dopo la diffusione del documentario mandato in onda dalla RAI nel 1961, dal titolo “Il pianto delle zitelle”, tant’è vero che è stato definito da Filippo Caraffa, professore all’Università Lateranense, “il più importante santuario del Lazio”. Mentre un altro eminente studioso del sacro sito, professor Corrado Mezzana, lo ha ipotizzato come “l’unico santuario del mondo cattolico dedicato al mistero della SS Trinità”. Ogni anno, infatti, nelle festività della SS Trinità e di sant’Anna vi affluiscono centinaia di miglia di pellegrini, singolarmente e a gruppi (compagnie), moltissimi dei quali a piedi: quelli provenienti dalle provincie limitrofe al santuario, cioè le provincie di Frosinone, di Latina, di Roma, di Rieti e dell’Aquila.