“Il tramonto dei vivi morenti - Sunset of the dying alive”, continua il discorso polemico, intrinsecamente psicologico, diretto, violento ma umanamente passionale de “Il lato malvagio dell’assenza del bene”, secondo libro dell’autore venuto alla ribalta grazie al libro “Illusione reale”, sulla forza della mente sul corpo. In pratica quest’ultimo suo lavoro è costituito da una fedele parte in inglese, sulla scia del libro intitolato “Il lato malvagio dell’assenza del bene”, crea una fusione unica tra poesia classica, poesia dark, horror, movie, poesia musicale, sportiva-reattiva, allusiva, distruttiva e di denuncia, propositiva, depressiva, viva, non assertiva, ma sicuramente un nuovo genere, unico, in grado di esplorare anche in modo filosofico-psicologico ma senza linguaggi altolocati, ogni ambito umano, con uno spaccato vissuto anche personale, non ipocrita. Il tutto in un libro scritto col sangue e maledetto dal sudore acido, tra un cammino infernale, purgatoriale, tra chi vuole, come l’autore, vivere scegliendo bene e male, a seconda del reale.