Un’informazione trasparente, puntuale, verificabile è la base della democrazia, della partecipazione dei cittadini alla vita del Paese. Ma il mondo dell’informazione è attraversato e “inquinato” da tempo dalle fake news e di conseguenza da una perdita di credibilità. È un universo costellato di opacità e di progressivo decadimento della deontologia professionale e i suoi protagonisti sono sempre più piccoli ingranaggi di una “macchina” più complessa, che progressivamente sta indebolendo gli elementi portanti di un sistema democratico. Dal trionfo della stampa indipendente all’epoca dei blog, che ha confuso il confine fra giornalista e “imbrattacarte”, questo saggio ripercorre l’evoluzione della stampa in Italia e il suo progressivo decadimento. Nonostante i suoi limiti, il giornalismo resta una professione ambita da molti; ne è seguito un impoverimento, un venir meno delle ragioni del suo essere e della sua etica. Così un esercito di ambiziosi e spesso impreparati aspiranti reporter non studia per accrescere le sue competenze, ma lavora sulla rete di relazioni grazie alla quale spera di raggiungere la meta tanto ambita. Se ne parla nel capitolo “Raccomandazioni e raccomandati”, dal quale emerge un quadro poco incoraggiante relativamente al ruolo di “presidio democratico” intrinsecamente legato alla professione giornalistica.Un’informazione trasparente, puntuale, verificabile è la base della democrazia, della partecipazione dei cittadini alla vita del Paese. Ma il mondo dell’informazione è attraversato e “inquinato” da tempo dalle fake news e di conseguenza da una perdita di credibilità. È un universo costellato di opacità e di progressivo decadimento della deontologia professionale e i suoi protagonisti sono sempre più piccoli ingranaggi di una “macchina” più complessa, che progressivamente sta indebolendo gli elementi portanti di un sistema democratico. Dal trionfo della stampa indipendente all’epoca dei blog, che ha confuso il confine fra giornalista e “imbrattacarte”, questo saggio ripercorre l’evoluzione della stampa in Italia e il suo progressivo decadimento. Nonostante i suoi limiti, il giornalismo resta una professione ambita da molti; ne è seguito un impoverimento, un venir meno delle ragioni del suo essere e della sua etica. Così un esercito di ambiziosi e spesso impreparati aspiranti reporter non studia per accrescere le sue competenze, ma lavora sulla rete di relazioni grazie alla quale spera di raggiungere la meta tanto ambita. Se ne parla nel capitolo “Raccomandazioni e raccomandati”, dal quale emerge un quadro poco incoraggiante relativamente al ruolo di “presidio democratico” intrinsecamente legato alla professione giornalistica.