L’esistenza è lo spazio aperto dove l’essere umano fa l’esperienza di un incontro che inquieta e sorprende. La musica ci insegna che abitare il mondo è sempre un accogliere e custodire le parole che dicono il nostro esserci nel mondo; per questo bisogna lasciarle essere nel loro dire, solo così potranno continuare a dire di noi e di quelli che verranno dopo di noi. Il presente saggio è un resoconto di un viaggio, ancora in corso, perché narrare della vita è un esercizio che mai si separa dall’azione stessa della vita. La musica è l’affascinante luogo dove tutto questo si mostra in opera. La musica di Claudio Baglioni è un’architettura in movimento, scena nella quale le linee espressive disegnano melodie, trasparenti filamenti che si intersecano con il nostro quotidiano vivere. Seguire i segni di Claudio è mettere in luce la sua arte, storia di un meraviglioso In-canto che diventa un invito alla vita come uno straordinario viaggio. Allora, la vita, la musica e il viaggio raccontano una stessa storia, espressione delicata di un’arte che sa tradurre la forza dei nostri sogni ed i battiti del cuore in una colorata poesia. La filosofia nasce dalla meraviglia, luogo dove la scena umana diventa campo di riflessione e centro di una nuova posizione nel mondo, inizio di un nuovo cammino di vita. La musica è un’arte che mostra e rinnova questo evento; per questo il racconto della musica è l’esecuzione della bellezza di tutte le vite. L’In-canto diviene la nostra continua corsa, lo stupore che ci fa capire che ognuno di noi è parte di una grande partitura, note sempre all’opera e per questo l’In-canto è sempre il nostro canto.