Scrivere della Follia senza averla vissuta non ha senso.
Ho attraversato la valle del dolore e ciò che mi sono proposta e che mi ha guidato in questo viaggio è stato il pensiero di poter aiutare chi soffre o ha sofferto come me, analizzando il modo in cui la Follia si presenta, le ragioni che ne sono alla base e quindi la strada per venirne fuori. L'opera prova inoltre ad evidenziare le responsabilità sociali del diffondersi del malessere e ciò perchè la società per prima non se ne ritenga estranea.
E' quindi mia intenzione quella di accompagnare il lettore alla scoperta di quei meccanismi deviati da cui, acquisita maggior consapevolezza, dovrà poi liberarsi con i mezzi e gli strumenti propri della sua anima.