Carlo Borghi nacque a Barlassina (Monza) nel 1910. Venne ordinato sacerdote nel 1933 a Milano. Si laureò in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e in Scienze Fisiche nel 1939 all’Università Statale di Milano, dove insegnò Fisica teorica e Calcolo delle probabilità. Trasferitosi a Roma negli anni cinquanta si dedicò completamente alla ricerca nel campo della fisica nucleare. Nel 1960 andò in Brasile presso l’Università di Recife, dove fondò e diresse il Centro Studi Nucleare per quindici anni fino al rientro in Italia nel 1975 per ragioni di salute. Venne insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica per i suoi meriti scientifici. Si stabilì a Parma presso l’amico e collaboratore Prof. Don Camillo Giori, ove morì a il 30 marzo 1984. Venne sepolto a Calco (Lecco) dove aveva fatto il parroco nell’immediato dopo-guerra
“Lo sfondo di ogni vita cosciente è la morte e il suo mistero. A questo mistero la ragione risponde balbettando. L'autore delle riflessioni che seguono, ha cercato di vedere se è credibile e possibile quello che le Scritture insegnano sul destino di ogni creatura umana e sulla vita eterna. Il destino finale dell’umanità – afferma il sacerdote-scienziato – è quello di ricevere in dono come vita soprannaturale la stessa vita naturale di Dio cioè lo Spirito divenendo così realizzabile per la natura umana una vita eterna, non termodinamica e non metabolica, totalmente differente dalla attuale vita terrestre” .
“Più che un libro scientifico da leggere – dice il Vescovo Emerito di Reggio Emilia, mons. Adriano Caprioli – “La vita eterna” di Don Carlo Borghi è una testimonianza, un’autobiografia spirituale alla ricerca del vero, del bello e del santo”.