Questo libro è stato scritto per uno scopo ben preciso: la conoscenza e quindi prevenzione per la salvaguardia della nostra salute e vita. Ciò è dovuto alla scoperta avvenuta nel 1835 per caso, come spesso accade, di esseri invisibili unicellulari, cioè d’una sola cellula, che ci portiamo addosso come una camicia: i microbi. Ma chi fu che diede il primo colpo di manovella che fece tanto rumore da suscitare una spasmodica ricerca in numerosi ricercatori? Uno, sol uno, che non pensava nemmeno lontanamente ai microbi, che voleva laurearsi solo in chimica, Luigi Pasteur. E proprio mentre stava studiando le fermentazioni scoprì che quelle dell’alcool, del latte e della birra erano dovute a esseri viventi e da quel momento non chiuse occhio fino a che non scoprì che erano microbi, appunto. Da quel momento non c’è più pace per questi esseri invisibili che catturati vengono regolarmente chiusi in fiale e provette e attaccati con vaccinazioni che rendono inutili molti loro attacchi. Ma non va trascurato obiettivamente che non tutti sono patogeni, cioè creatori d’infezioni, perché molti, chiamiamoli buoni, albergano tranquilli nel nostro corpo e coi loro enzimi ci aiutano a digerire. Certo, quando arriveranno i virus infinitamente più piccoli, ci sarà da mettersi letteralmente le mani nei capelli! Nella seconda parte invece, il lettore potrà conoscere come avviene la circolazione del sangue, la digestione nel corpo e l’Universo ricco di Nebulose e Galassie stracolme di miliardi di soli. In conclusione, il testo non è di quelli che fanno andare in sollucchero con trame amorose, ma vivaddio, è un testo… salvavita!