Il lettore viene tratto per mano e condotto alla scoperta dell’opera del grande storico delle religioni rumeno: Mircea Eliade. Qual era la visione del mondo di Eliade? Essenzialmente quest’ultima si articola in alcuni punti fondamentali come la sacralità della vita che si manifesta in ogni forma di esistenza, ma anche in altri complessi aspetti come l’amore per lo studio del mito e dei popoli primitivi, il mistero della malattia sacra che coglie gli uomini scelti per una missione spirituale, la concezione per lo più ciclica del tempo nel mondo antico e l’incontro tra le diverse culture e religioni: le occidentali e le orientali. Al centro di tutto c’è il concetto di Iniziazione, presente presso tutte le civiltà, come momento di passaggio, dall’età infantile all’età adulta, senza perdere, però, la propria giovinezza interiore. Il senso dell’eterno e del proprio cuore come centro della vita spirituale è sempre presente in Eliade. Questo “elisir di lunga vita” che l’autrice augura a tutti di trovare, può essere riassunto in una frase: Avere la saggezza e la sapienza di un anziano e il cuore e la purezza di un bambino, capire la coincidenza tra l’inizio e la fine di una vita è il segreto che l’iniziazione vuole svelare e il miglior destino che si possa augurare a un uomo.