Riflessioni a posteriori di un rappresentante di una generazione, delusa, disincantata, derubata di valori, intenzioni, propensioni e proposizioni a cambiare il mondo con i movimenti e le azioni che caratterizzarono il 1968/1978 e l’improvvisa dissolvenza di tutto ciò nel giro di pochi anni, dovuta alla fobia consumistica e telematica che di lì a poco avrebbe divorato il mondo e… continua a farlo; in attesa di una “dittatura” cybernetica.