Il libro narra quanto il Covid-19 mi abbia messo a dura prova, per ben 63 giorni. Ho affrontato la malattia, la lontananza dalla mia amata famiglia, con una situazione particolare al suo interno, il lutto per la perdita di una persona cara, il caos burocratico della sanità. Scrivere, per me, è stato uno sfogo che mi ha aiutato a esternare tutta la frustrazione accumulata in quei due lunghi mesi, ma anche un modo per ringraziare tutti coloro, familiari, amici, medici, infermieri, che mi sono stati vicino con il loro amore, angeli guerrieri che mi hanno permesso di vincere la lunga battaglia contro il Mostro.