Il libro rispecchia una fase della mia vita, che per certi versi è stata “fallimentare”, ma nonostante tutto non mi ha visto arrendermi alle sconfitte quotidiane sull’aspetto professionale, sociale e a volte anche familiare. Sono giunto alla conclusione che la vita è un dono ed essa va vissuta, perché alla fine, sono stato più fortunato di tantissimi altri che non hanno avuto la possibilità di potersi raccontare. Il libro va letto, segnalando per rispetto, a chi ama questo genere di storie, di leggere anche la prima parte della saga, la quale si conclude, senza rilevazioni eclatanti o sconvolgenti, sempre coerente con il mio essere e con tutto quello che mi circonda, nel rispetto in primis della mia persona e di tutti quelli che orbitano intorno ad essa.