È oramai opinione corrente che gli animali siano dotati di sensibilità e che, perciò, soffrano per violenze ed angherie. In realtà, superando Esopo e Fedro, gli animali pensano, parlano e giudicano. Sono dei racconti deliziosi quelli proposti sui comportamenti dei cani e dei gatti tanto a noi vicini. Sono animali umanizzati, hanno una coscienza, si pongono dei problemi di fedeltà all’uomo, meditano intorno alla luna, stabiliscono amicizie con altri animali… Durante la lettura siamo avvolti da un mondo magico che, tuttavia, grazie alla sensibilità dell’autore, ci aiuta a conoscere meglio i nostri amici a quattro zampe e a riflettere anche sul nostro comportamento nei loro riguardi. Nel racconto “Adamo e il gatto” è sottolineata la caratteristica più rilevante del gatto: “L’indipendenza esistenziale” da ogni vincolo con l’uomo. Seguono racconti in cui avvengono confronti sui diversi comportamenti tra il gatto e il cane, evidenziando, contrariamente ai soliti pregiudizi, quanto spesso siano solidali tra loro. Ma qualche racconto come “L’opportunismo” diviene anche una metafora politica del comportamento umano e, in verità, questi racconti non possono non rappresentare un forte incentivo alla riflessione sulla nostra società.