L’uomo, cuore amante e mente pensante, da sempre ha iniziato a porsi delle domande sulla vita, sulla morte, sull’aldilà, su se stesso e sull’Altro, trascendente o immanente che sia, pensando con il cuore e amando con l’intelligenza. Orbene, questo libro, seguendo l’iter filosofico dell’India antica, si propone di guardare dentro i Veda e le Upanishad e di sedersi ai piedi dei Maestri indiani, i quali ci insegnano le ragioni del credere, le intuizioni della fede, la genesi del sentire, ossia un’interiorità pensata e un pensiero sentito. E ai fini della purezza d’animo occorre che ci sia una consonanza tra il cuore e la mente, perché se è maggiore l’interiorizzazione, migliore sarà la rielaborazione.