La presente opera sfoglia le pagine di carattere politico, sociale, culturale di un ipotetico almanacco, che passa al setaccio gli avvenimenti salienti del mondo della politica, del cinema e della musica di questo nostro Bel Paese nei quarant’anni dal 1973 al 2013. Lo fa non solo nella forma di un semplice documentario, ma anche con la sostanza di un romanzo, assimilabile a quella di un diario satirico-drammatico transgenerazionale. Un documentario-romanzo di quegli anni consegnati alla storia di un’Italia capace di tutto e dove può avvenire di tutto, soprattutto se quello che avviene ha le sacre stigmate del “miracolo”. Un diario di amori vissuti e rimpiazzati, di vicende politiche, ora avvolte nel mistero, ora bagnate di sangue, in una trama sottile, che unisce in un tutto volutamente disarmonico i sapidi ingredienti della satira agli amari elementi dalle tinte fortemente drammatiche, che caratterizzano le storie incrociate di due famiglie romane, colorite ora di commedia all’italiana, ora di tragedia greca con il coro di ricordi e “flashback”. Il tutto nello splendido scenario di una Roma lucidata a specchio, con le sue vedute suggestive di Città Eterna, di un’Italia che vede nascere e spirare, in un’infinità numerabile di Repubbliche, stili e modi di vita, l’avvicendarsi di temperie cinematografiche e musicali, che ne fanno cornice visiva e colonna sonora. Riusciranno quegli eroi dei nostri autori a modificare il primo articolo della Costituzione in questo modo: “L’Italia è una fantastica Repubblica fondata sul Miracolo”? Questo, e altri miracoli ancora, li aspettano.