Il romanzo è il racconto autentico di un cammino di liberazione, ma non solo. Il testo ripercorre, infatti, le tappe fondamentali della vita di Francesco, che fin dalla prima infanzia si ritrova immerso nello scenario di una misteriosa battaglia da combattere. All’inizio smanie di onnipotenza lo spingono a tuffarsi nella ricerca alchemica. La delusione per i risultati non raggiunti e un crescente vuoto esistenziale lo conducono, dopo un singolare sogno, alla conversione e all’incontro con la Comunità Maria del Monte Argentario.
In questo nuovo ambiente si manifestano ancora più esplicitamente le avvisaglie di una battaglia più grande di lui. È qui che incontra padre Vittorio, uomo forte nella fede e sacerdote profetico. Con lui, insieme a sua moglie, comincia un profondo cammino interiore che sarà spezzato da un’inaspettata crisi. Difatti le crescenti problematiche condurranno la famiglia di Francesco alla ricerca di un esorcista per liberarlo dal male. È Padre Arcangelo, monaco benedettino, altro grande uomo di Dio, a prendersi cura di lui per condurlo, dopo una innumerevole serie di peripezie psicologiche e soprannaturali, che hanno il loro fulcro nelle chiesetta di Vèscona, nelle Crete Senesi, alla tanto attesa liberazione dal maligno. Questa particolare e “teologicamente corretta” odissea non è una mera cronaca di fatti, ma rappresenta un diario interiore, sorretto da accurate e precise analisi introspettive e psicologiche.