"Prefazione di Maurizio Belpietro"
La storia della famiglia dell’autrice diventa il filo conduttore per narrare l’esodo dalle terre del confine orientale e la vita di molti personaggi, tra i quali il Vescovo di allora, esule lui stesso: Mons. Antonio Santin, Don Francesco Bonifacio, ucciso e gettato in una Foiba, nominato beato nel 2008. La tragica sorte di Domenico Grossetti, poliziotto fucilato, si unisce a quanto subito da molti fratelli Italiani nei campi di concentramento titini, dei quali molti non conoscono neppure l’esistenza. Approfondisce la tragedia di Vergarolla (Pola) avvenuta nell’agosto 1946, dove persero la vita molti Italiani, tra cui diversi bambini, riportando molte testimonianze per fare in modo che sia più conosciuta. Tutto ciò, unitamente ai numerosi appelli, trasforma questo libro-documento in una potente denuncia contro il grande silenzio su questa pagina di storia che neppure l’istituzione del Giorno del Ricordo ha saputo spezzare.
Molto interessante, cercherò il modo di acquistarlo subitissimo X leggerne lunedì prossimo nella università della terza età, di cui fanno parte molti maestri e professori in pensione, come me, i quali però non conoscono, se non in minima parte, questa brutta pagina di nostra storia. Molte grazie all’autrice,