La Patria nostra era buona, bella, era il sorriso del Signore; la provvidenza la faceva abbondante e prosperosa, lieta e tranquilla, gaia e felice; aveva leggi sapienti, morigerati costumi e pienezza di vita; aveva eserciti, flotte, strade, industrie, opifici, templi e reggie maravigliose; aveva una stirpe di principi clementi. Niuna cosa mancava alla nostra Patria; e forte ell’era e rispettata. Ma fatale tanta prosperità: l’invidia, l’ateismo e l’ambizione congiurarono insieme per abbatterla e spogliarla; evocarono dall’abisso l’arti nefande della calunnia e della corruzione. Giacinto De’ Sivo