Il volume analizza la crisi che attraversa la Medicina territoriale, accentuata dall’impatto della pandemia da Covid-19, per prospettare possibili percorsi di cambiamento; il PNRR si propone di rafforzare la medicina territoriale con gli investimenti della Missione 6C1 per la diffusione delle Case e degli Ospedali di Comunità, che dovrebbero favorire una maggiore integrazione tra territorio ed ospedale. La prima parte, dopo una lettura critica della definizione di salute dell’OMS, propone l’analisi socioculturale del disagio vissuto dai medici del territorio, con la chiave di lettura della sociologia, in relazione al professionalismo, all’organizzazione del lavoro e alle comunicazioni medico-paziente. La seconda parte descrive le pratiche dell’assistenza primaria riguardo a due aree cliniche, una delle quali è la risposta organizzativa alla pandemia data dalle strutture ospedaliere rispetto alla medicina territoriale. L’altro compito professionale a cui è chiamato il medico del territorio è quello della cronicità, che vede l’assistenza primaria impegnata nella gestione di un ampio spettro di condizioni, dai fattori di rischio asintomatici fino alle patologie degenerative invalidanti. Il testo propone una lettura delle implicazioni socioculturali, antropologiche, cognitive ed educative della cronicità e dell’assistenza sociosanitaria in vista delle innovazioni organizzative previste dal PNNR.