La figura di Fabrizio De André, rappresenta senza ombra di dubbio una delle pagine più importanti dell’intero repertorio della canzone italiana dal secondo dopoguerra ad oggi. De André è stato “luce” per chi l’ha vissuto in prima persona e “faro” per le nuove generazioni. Ma chi era l’uomo Faber? Cosa rappresentavano i personaggi di cui ci ha parlato durante tutta la sua carriera? E quanto c’era di autobiografico nella sua scrittura? Queste domande sono da anni materia di studio di tanti musicologi e anche di tanti letterati, perché Fabrizio De André, per quanto abbia lui stesso sempre rifiutato l’etichetta di “poeta”, ha segnato una linea rossa anche in campo letterario oltre che in quello musicale. Il libro “Dentro Faber”, è una sorta di resoconto dell’intera produzione artistica di Faber, dalle prime composizioni ispirate alla nascente figura artistica di Domenico Modugno, agli ultimi capolavori intrisi di sonorità etniche, dall’allegoria filastroccata di “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers”, alle riflessioni sui flussi migratori dei popoli rom in “Khorakhanè”. A quasi vent’anni dalla sua morte, Fabrizio De André è un’artista ancora da scoprire, da studiare, da ascoltare, da vivere.