La silloge si compone di due parti. La prima contiene schizzi, frammenti, pennellate, raggruppate in tre momenti, ognuno dei quali si conclude, preceduto da puntini di sospensione, con il titolo e l’anno cui si riferisce. Un musicista direbbe: “À la manière de Claude Debussy”. L’autore li definisce un percorso di amore, luce e gioia, che attraversa altrettante fasi della sua vita: l’incontro con la donna della sua vita, vissuto come un miraggio d’estate, il matrimonio con lei, visto come il raggiungimento del miraggio, vera sinfonia concertante con lei, la nascita della figlia e poi del figlio, autentica replicazione del sorriso e degli occhi che lo avevano anni prima stregato e conquistato. Un diario di istanti felici, mai scritto per intero, ma poeticamente rappresentato ed espresso da spunti, ritrovati dopo molti anni in un vecchio cassetto. La seconda parte della silloge inizia con il ricordo di tre momenti dolcissimi, scritti in occasione della nascita dei tre nipotini, il cui arrivo ha rappresentato una luce intensa e vivida, che ha illuminato la vecchiaia dell’autore. Seguono altri frammenti, fissati sulla carta in luoghi e tempi diversi, nei cui ricordi della vita passata si alternano con aspettative, fantasie, desideri, che esprimono in versi le idee e i pensieri che “percorrono” la mente e il cuore di ogni essere umano.