Ritengo che l’autenticità sia principalmente uno stile di vita, di rispettabilità e di congruenza tra il pensiero coltivato ed espresso e il tipo di comportamento tenuto, in una precisa situazione o contesto. L’autenticità segna un confine ben delineato per la sottoscritta, equiparabile ad un punto di svolta interpersonale, per tenere a bada le insicurezze e altre fragilità palpabili. Via gli scoramenti che destabilizzano l’umore e al bando pure le paranoie! Spazio, invece, all’ottimismo, al coraggio e alla determinazione, tenendo gli occhi aperti sulle mete da perseguire. “Guardare avanti” è un imperativo ostinato che mi sono posta, lanciare il cuore oltrel’ostacolo diventa, altrettanto, un monito per migliorarmi e credere con più determinazione nel coraggio e nel sacrificio. Nel motivarmi a essere autentica, penso, inoltre, alle conseguenze negative dell’essere “in antitesi” con quanto pensano o fanno altre persone, ma comunque, senza scendere a compromessi destabilizzanti per la mia moralità. Tuttavia, vale sempre la pena mettersi in discussione per una giusta causa. Dai confronti e dalle divergenze s’impara a utilizzare la tolleranza, la diplomazia e la giusta distanza dalle tensioni negative... E quando sarò in bilico tra l’essere autentica o il decidere di esserlo meno del solito, sarà, comunque vada, una verifica o una conquista più consapevole e ponderata al mio modo di essere. Più mi sento immersa nell’accadimento che vivo e meno mi preoccupo di come mi vedono gli altri, perdendo in termini di razionalità ma prediligendo, di sicuro, i miei sentimenti ad oltranza.