L’autore delle poesie, Carmelo Campisciano, ascolta con molta attenzione le melodie che scorrono nelle sue vene, affiorano come l’acqua abbondante delle cascate, poi dirompono dal cuore e si proiettano in messaggio poetico. È quasi incomprensibile in alcune parti questo flusso d’informazioni nel testo, miscela di semplicità e di profondità, l’autore con profonda delicatezza stringe le due mani del passato e del presente per dare il benvenuto al futuro della poesia. Egli percepisce l’impeto dei versi e, da una poesia all’altra, distribuisce con coraggio e schiettezza la sua verità e, con un intuito inusitato e profondo, accende il faro per fare ammirare tutte le tessere che compongono il prezioso mosaico che è la vita. Il lievito della sofferenza è compagna dell’autore e, passo dopo passo, lo accompagna nel viottolo della sua modesta penna che evidenzia un travaglio continuo, ma sempre con il sospiro dell’Amore di Dio e di Maria. Nel lavoro poetico dell’autore s’intravede, non solo il travaglio della vita da lui vissuta dalla primissima infanzia a oggi nella fede, nella dedizione fedele alla famiglia e nel lavoro onesto, ma anche l’universo travagliato che è l’umanità. Ma, sì, dico proprio a te che leggi, ricordati: Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante non ne sogni la tua filosofia. W. Shakespeare “Amleto"