Consigliato ad un pubblico 16+
Dopo aver pubblicato gran parte della mia produzione poetica, da lungo tempo desideravo dar voce anche ai miei racconti. La loro composizione si distribuisce sugli ultimi cinquant’anni, anche se il loro assestamento è da porre in questo secolo. La materia si può situare tra i sette e i ventidue anni, suddivisa tra Infanzia, Adolescenza, Giovinezza, completata da un Compendio, dove il ricordo copre più stagioni. I miei genitori erano contadini: cinque mucche, alcune pecore, due maiali e un piccolo pollaio. Quanto è bastato ad allevare e istruire noi cinque figli. I temi trattati nei vari racconti parlano appunto di questa vita: lavori svolti in aiuto dei genitori; scuoletta di montagna di otto classi e poco più di una dozzina di allievi; paesaggio e natura nella quale eravamo avvolti; non mancano però momenti di felicità e ricordi di divertimenti che la vita ci offriva. Nel capitolo Giovinezza è naturale che si parli di amore: il primo vero incontro con una donna e una completa e fedele descrizione della mia educazione sessuale, o meglio, della educazione sessuale non ricevuta, in quanto questo aspetto era tabù. Infine, col racconto La lunga marcia, segno il passaggio dalla Giovinezza all’Età adulta. Ho sempre cercato di essere concreto, fedele alla realtà, sebbene in qualche caso i ricordi appaiano lontani. Presi nel loro insieme, penso che questi racconti possano essere letti come un romanzo di formazione, in quanto vengono trattati tutti gli aspetti della vita. La maggior parte dei testi, comprese tre poesie, è scritta in prima persona; solo un paio, scritti in terza persona, li ho lasciati nella forma originale, considerato comunque che l’elemento autobiografico è dominante.