Consigliato ad un pubblico 14+
Due autori che scrivono di un solo personaggio attraverso il quale esprimono le differenze di diffidenza verso il mondo. Due voci per un unico corpo. Agio, personaggio problematico, affronta nella sua amata Calabria temi come il rapporto con i genitori, il lavoro, la famiglia e la donna; il tutto inzuppato nella centrifuga dell’alcool e della sua terra. I due autori si cimentano in questa sfida con odio, profondità, disprezzo e strafottenza. Incredibilmente questo lavoro ha punti di incontro con le due personalità degli autori, che si assottigliano fino a sovrapporsi. Agio è un ragazzo creato dai due scrittori: un unico ed uguale personaggio che è la sinesi delle differenti vicende delle due mani che gli hanno dato vita. Il libro si evolve in due parti per dare al lettore una più chiara comprensione della visione dei due scrittori. Nella prima parte si narra dell’abbandono dei genitori e della potenza positiva o negativa del lavoro. Nella seconda parte si parla della violenza di una famiglia disastrata e della figura della donna come prolungamento di una cattiveria emancipata.