I racconti di “Mondorotondo” sono viaggi nella città immaginaria e reale, parlano di uomini e donne che si passano parola. È una città-teatro lo scenario di questi racconti. Sono come episodi del grande Romanzo in cui tutto è imprevisto e tutti giocano la loro parte. Come scenari in cerca di storia. Nella Grande Metropoli, il Canto delle Torri è l’allegoria dell’avventura umana, dei comportamenti e delle scelte. Talvolta, per meglio vedere le cose, i poeti amano l’altrove: La città volante. Le cose non vanno raccontate come sembrano. Perché non sono come sembrano! Nel Mondorotondo la meta è comunque luogo di nuove partenze. Il lettore intraprende un viaggio ricco di fascino che lo porta a confrontarsi con se stesso e accostarsi alla verità che si cela oltre le apparenze, attraverso attori sempre diversi, le cui voci si intrecciano in un’armonia corale che racconta il mondo nel suo essere vita e mistero. Una raccolta d’eccezione, capace di conquistare il lettore, offrendogli un punto di vista originale sulla complessa lettura del reale.