Come dei flash back, quasi delle istantanee che scorrono proiettate su uno schermo; dei cortometraggi visualizzati con l’intensità di una situazione che arriva al suo clou attraverso una serie di passaggi inattesi e, a volte, improvvisi. Così si mostrano le vicende raccontate. Vicende che si sviluppano seguendo il loro naturale epilogo. Racconti di vita quotidiana nei quali è facile rispecchiarsi o fatti così surreali che ti lasciano col fiato sospeso fino alla fine. Storie, ricordi, emozioni, affetti, sogni… che si incrociano, si perdono, si inseguono, si rincorrono, si intrecciano in un sottile, sottilissimo filo conduttore: la narrazione di storie, di “Storie Diverse” dove, a volte, è solo il ricordo di un’emozione realmente vissuta.
Ogni capitolo è un viaggio all’interno della vita di persone sconosciute che diventano parte di noi, ad ogni pagina. “Storie diverse” ci permette di conoscere Chicco o Cristiana (e non solo…) e di far parte della loro vita. Infatti, durante la lettura, Maria Di Sarno fa in modo che il lettore si possa sentire come immagino potessero sentirsi gli dei dell’Olimpo. Il lettore vede scorci di esistenze diverse e per un breve attimo fa parte di quegli eventi. Un osservatore silenzioso che vede uomini, come lui, agire ed interagire con il destino.. con il corso della vita. “Mi chiamo Cristina, ho 24 anni di vita passata e un futuro senza futuro.“ La scrittura è fluida; la scelta di parole semplici e di un linguaggio abbastanza colloquiale fa si che il lettore possa vivere, davvero, quelle storie. Maria Di Sarno ha dato voce a racconti che probabilmente sarebbero rimasti nell’anonimato. Complimenti
Grazie Lia
Interessante, si legge tutto d'un fiato perchè appassiona!
Non posso darti ancora un giudizio, ma dall'introduzione mi sembra interessante. Lo acquisterò Maria e poi ti dirò. Comunque complimenti già da ora