In questa storia ambientata tra presente e futuro, la guerra del 2022 tra Russia e Ucraina rappresenta l’elemento portante che condiziona la vita dei protagonisti. Nel 2040, subito dopo il compimento del diciottesimo anno di vita, Vittoria scopre di essere figlia di genitori ucraini e di essere stata adottata. Il bisogno di avvicinarsi alle sue radici la porta a fare un viaggio a Kiev, città dove è stata concepita e dove la vita le riserverà nuove sorprese.
In data 6 Ottobre ho presentato nuovamente il libro "Ci vediamo in Piazza Majdan" ed e' stato un successo. Il messaggio di speranza racchiuso nel testo ha commosso il pubblico che ha acquistato tutte le copie disponibili e anche altri miei libri targati BookSprint. Grazie davvero a tutti.
Libro commovente, che evoca la gioia per la vita anche in momenti tristissimi come quelli vissuti durante una guerra. Libro emozionante, che regala speranza e positività. Da leggere tutto d'un fiato.
Carissima Agata, l'aver letto il tuo libro ha suscitato in me tanta speranza. La speranza è insita nel cuore dei personaggi che animano il racconto: la speranza di dare vita a una nuova vita, la speranza di rimanere in vita nonostante le insidie della guerra, la speranza di ritrovarsi. Il libro è un inno alla vita, alla speranza, all'amore. Si tratta dell'amore coniugale, quello tra Alina e Mark e tra Eleonora e Giorgio. E' la storia dell'amore di due madri nei confronti di Vittoria: proprio cosi, perché Vittoria riceve tanto amore dalla madre che l'ha partorita e dalla madre che si è presa cura di lei. E' la storia d'amore tra Vittoria e Stefano, vissuta in un periodo storico finalmente non contrassegnato dalla guerra, in cui l'atroce conflitto tra Russia e Ucraina rappresenta per i giovani innamorati un inspiegabile incubo ormai svanito. Davvero interessante il passaggio dal secondo al terzo capitolo: un proiettarsi nel futuro, un varco alla speranza. Dalla scrittura del libro si evince la voglia di comunicare attraverso un linguaggio diretto. Si fa riferimento al terribile periodo di pandemia e si esprime una prepotente urgenza di implorare la pace, così come il Santo Padre la implora attraverso continui appelli di ravvedimento agli uomini. Speriamo che la pace possa trionfare prestissimo poiché è il dono più grande che ogni essere umano di buona volontà possa desiderare. Grazie di cuore, gentile Agata.
Libro di grande attualità che tocca le corde dell'anima. Bellissimo, da leggere e rileggere ancora.
Giorno 28 luglio, nell'ambito di un interessante evento culturale, alla presenza di un corposo e coinvolto pubblico, e'stato presentato il mio libro "Ci vediamo in Piazza Majdan" con benedizione finale di Padre Antonello a tutti i presenti che ringrazio di cuore per l'apprezzamento al mio libro. Una bella emozione.
Ho assistito alla presentazione del libro in data 28 luglio e l'ho letto d'un fiato. Ogni pagina e'un fluire di emozioni, di sentimenti. La speranza, la gioia per la vita, sono parte integrante di questo scritto armonioso che consiglio di leggere a tutti.
Mi affascinano sempre i suoi racconti. In " Ci vediamo in Piazza Majdan" è stata capace di trasferire la sua delicatezza e la sua visione della vita. Lo sconcerto verso le brutture della guerra è stato trasformato e indirizzato verso ciò che c'è di più bello, la vita. Così fragile e così forte, così esponenzialmente variabile negli eventi. Non mancano i colpi di scena e il lieto fine anche se effettivamente il racconto non finisce ma lascia spazio al lettore di ricamarci sopra i propri desideri.
Un libro coinvolgente e che lascia il segno, per i contenuti e per il messaggio di speranza che trasmette. Da leggere assolutamente.
E'con grande emozione che ringrazio l'editore Vito Pacelli per aver permesso, con la pubblicazione di questo scritto, di dare voce ai personaggi di una storia che racconta la bruttura della guerra che si sta consumando in Ucraina e tuttavia auspica un domani fatto di pace e invita a credere che la vita può riservare momenti belli anche dopo un periodo difficile. Perché la vita e' meravigliosa e la speranza e'un'arma potente per andare avanti, anche nelle difficoltà.