Questo racconto nasce dall’esigenza di un personale riscatto verso la vita e la sua imprevedibilità. La mia è sicuramente una delle tante testimonianze che la vita trova sempre risorse inaspettate. Ho passato un periodo difficile che mi ha portato a dovermi allontanare da mio figlio. All’epoca mio figlio aveva solo quattro anni e io cercavo disperatamente un filo conduttore che potesse farci sentire entrambi vicini. Da quando era in fasce, la sera, non volendo dormire come la maggior parte dei bambini, passeggiavo per il salotto raccontandogli le classiche storie della buona notte. Così cominciai a riprendere in mano vecchie storie che mio padre a sua volta mi raccontava da piccolo. Spinto dal desiderio di riavvicinamento cominciai a scrivere. Era un modo di sentirmi vicino a lui anche a distanza e da allora non ho mai smesso. Da almeno tre anni ormai, qualsiasi cosa io stia facendo e dovunque io mi trovi alle 20:00 di sera ho un appuntamento fisso con l’amore. Ogni sera con lui divento un pirata, un cavaliere o una vecchia locomotiva. Ogni sera, alzo gli occhi e ringrazio il cielo per questo dono che lui fa a me. Buona lettura.