Profilo sinistro di donna narra di un amore nato casualmente tra un uomo e una donna. Entrambi giovani, colti, credenti e praticanti, liberi sentimentalmente, frequentano la stessa Parrocchia ed è all'uscita dalla Messa domenicale che avviene il loro primo incontro. Alquanto timido e impacciato, non sa come prendere l'iniziativa, ma sarà un involontario urto di braccia che determinerà il loro primo scambio di battute. Ma poi lei si infila in un portone e lui non sa più come contattarla. Si accorge di avere tra le mani un suo foglio di lavoro, perciò tenterà di restituirglielo raggiungendo il portone in cui lei è entrata e provando a tutti i pulsanti del citofono. Fortunatamente il primo pulsante che preme è quello che lo mette in contatto con l'appartamento di lei. Che scenderà a riprendersi il foglio, lui è entusiasta perché la rivedrà; infatti dopo poco tempo, eccola raggiante davanti a lui. Un incontro da manuale, lui non ce la fa a resistere e la invita fuori a cena. Per un malaugurato equivoco lei pensa al solito uomo che approfitta per acchitare donne senza nemmeno conoscerle; ma dopotutto, chissà! E accetta. Al ritorno dal ristorante lei lo invita a salire e tra un bicchiere di cordiale e brani musicali leggeri, lei gli rivela la sua vera natura. Lui resta attonito, ma è già criptamente innamorato di questo “profilo sinistro di donna”. Lei molto realisticamente non vuole precorrere i tempi, vuole, desidera, brama che lui prenda una decisione senza alcuna riserva. Lui si reca a Zurigo per lavoro e proprio lì succede che egli senta pressante l'Amore per lei, tra l'altro pure il lavoro prende una piega più che rasserenante. Sta bene. A Milano invece lei sta male perché non può sapere che è fortemente desiderata da lui. Al suo ritorno da Zurigo, Gianni la rivede, si spiegano; Agata comprende l'Amore di Gianni, adesso può essere felice e iniziare con lui una storia d'amore.