Rebecca nasce in un paesino del Cicolano, zona lontano dalla città. Passa dall’inchiostro e calamaio al primo computer (alimentato da colonne che riempivano una stanza); gli anni trascorrono, senza esonero alcuno, da persone ostili. Continue violenze psicologiche, che lei scambiava per dovere, fino a capire che la libertà è lì, dove diritti e doveri vanno di pari passo.