Dopo ‘La Ragione di Van Dyck’ questo libro diventa necessario per completare lo spiegamento emotivo dell’autore. Un personaggio intercetta una lettera e legge un messaggio misterioso nel quale un uomo reclama la sua coscienza e invita il destinatario della lettera a restituirgliela. Riuscirà l’uomo nella sua impresa? Il libro sviluppa questa necessità individuale di acquisire un’identità oggettiva, che caratterizza il soggetto nella vita sociale, e conservarla.
Il cogito ergo sum di Cartesio ci spinge a credere che l’unica realtà di cui non si può dubitare sia la propria esistenza. I disturbi della personalità sono tanti. Se per un attimo la nostra coscienza si trasferisse altrove, l’organismo per sostenere la realtà riuscirebbe a produrre immediatamente una nuova coscienza. In quel secondo, una perdita di dati sarebbe l’unica differenza. Una coscienza anomala, bene o male che sia, avvertirebbe quel pieno che le manca. La diversità sostanziale tra due coscienze è nella percezione della propria identità. Quella riprodotta dalla macchina biologica e ricostruita dalle interazioni ambientali governerebbe il corpo, ma in essa rimarrebbero pochi residui del proprio vissuto. Quando esprimi i tuoi pensieri o deduci un significato da un evento o reagisci a un ambiente, sei subito classificato. A questo punto scattano i controlli esterni. In un carrello di osservazioni determinate a dimezzare le tue idee in rapporto al registro del sistema che ti descrive, riduci la tua recettività. L’avvistamento globale della quantità di eventi che ti chiudono in una matrice pubblica, può contribuire a sfasare la normale attività espressiva e minare il processo comunicativo estemporaneo. Sulla base dell'esperienza di scrittore la mia attività mentale, che fuoriesce da una casistica di eventi non controllati, è minima. Chi descrive l’immaginario insito nella realtà quotidiana e rende visibile il risultato, senza lasciarsi corrompere dalle pergamene piene di adulazioni pubbliche, deve muoversi in due mondi e inserire la sua testimonianza aliena.