Il testo richiama l’amore coniugale che comporta una totalità in cui entrano tutte le componenti della persona-richiamo del corpo e dell’istinto, forza del sentimento e dell’affettività, aspirazione dello spirito e della volontà; esso mira a una unità profondamente personale, quella che, al di là dell’unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuore solo e un’anima sola: esso esige l’indissolubilità e la fedeltà della donazione reciproca. Maschio e femmina sono a immagine di Dio, perché liberi, di una libertà sponsale. L’amore è pertanto la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano. In quanto spirito incarnato, ossia anima che si esprime nel corpo e corpo informato da spirito immortale, l’uomo è chiamato all’amore in questa totalità unificata. La fecondità è il segno dell’amore coniugale, la testimonianza viva della piena donazione reciproca degli sposi. Matrimonio e verginità sono entrambe vocazioni all’amore e alla comunione, seppur con modalità diverse e complementari. Sono manifestazioni particolari dello Spirito per l’utilità comune (1 Cor 12,7). Il matrimonio Sacramento costituisce un segno-realtà del rapporto soprannaturale che esiste tra Gesù Cristo-Capo e la Chiesa suo Corpo. La verginità è una realtà-segno di ciò che il matrimonio è simbolo.
La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: Etica ed estetica". Nel corpo è iscritta tutta l'esigenza di farsi dono, cioè di divenire persona. Il dono non diminuisce, ma rafforza l'esigenza morale dell'amore: "Questo è il suo comandamento che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato" (1 Gv 3,23).Questa connessione inscindibile-dice la Veritatis Splendor tra la grazia del Signore e la libertà dell'uomo, tra il dono e il compito, è stata espressa in termini semplici e profondi da Sant'Agostino, che così prega: "Dona ciò che comandi e comanda ciò che vuoi". Il libro l'ho trovato molto chiaro, preciso, profondo. Le tematiche mi sono piaciute: si sente la profonda conoscenza della materia da parte dell'autrice. E' un libro, a mio parere, adattissimo per le giovani coppie. Auguri! Benedetto
Ho letto con grande piacere il testo: "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica" e l'ho trovato davvero interessante. Il matrimonio è l'unione irrevocabile dell'uomo e della donna nell'amore reciproco consacrato da Dio. L'amore coniugale non è solo emozione, sentimento, ma è una ben precisa relazione personale, tra un uomo e una donna che richiede grande dedizione e donazione reciproca per tutta la vita. Come afferma Giovanni Paolo II deve abbracciare "il bene di tutta la persona" onde essere "amore eminentemente umano". La relazione coniugale è relazione a livello fisico, psichico e spirituale. L'unione fisica sessuale è di un attimo, un momento, non costituisce uno stato, una condizione permanente. Esso rappresenta l'apice unitivo, ma da dover sempre riprendere. L'amore, il dono, l'ospitalità degli sposi non hanno mai fine e si esprimono incessantemente in sguardo, parola, gesti, in continuo corrispondersi. Maschio e femmina sono a immagine di Dio perché liberi, ma liberi di una libertà sponsale. Una vocazione grande che va rinnovata ogni giorno. Una vocazione che significa al tempo stesso responsabilità, come un dono affidato alla libertà dell'uomo e della donna. Ho trovato molto interessante e bello il cammino di tenerezza fatto di trasparenza e libertà reciproca. La trasparenza che richiama il modo di guardare se stessi e gli altri con grande libertà interiore, evitando false difese, maschere per nascondere e persino a volte per falsificare la coscienza dell'io personale. Senza trasparenza non ci può essere libertà reciproca. Grazie per questo studio interessantissimo a livello psicologico, antropologico, spirituale. Lavinia 2014
Riflessioni sul libro "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: Etica ed estetica". "Con il sacramento del corpo"-dice Giovanni Paolo II- l'uomo si sente soggetto di santità. In questa ricerca di amore emerge l'attenzione al corpo che viene definito "sacramento della persona" essendo esso "segno sensibile di una realtà invisibile", cioè della realtà spirituale, trascendente, divina. Il corpo è relazione e pertanto è luogo di dono. Il corpo del cristiano non gli appartiene. Entra in un dinamismo di espropriazione, celebrato, trovato, "incorporato" nell'Eucaristia dove un Corpo "consegnato" si dona a lui affinché divenga a sua volta consegnato. Il corpo nella sua mascolinità e femminilità è chiamato a diventare la manifestazione dello spirito. Lo diviene anche mediante l'unione coniugale dell'uomo e della donna, quando si uniscono in modo da formare "una sola carne". I coniugi, come dice- Giovanni Paolo II- "devono sentirsi chiamati a riscoprire la libertà interiore del dono, cioè di quello stato e di quella forza spirituali che derivano dal dominio della concupiscenza della carne. Il libro l'ho trovato ricchissimo di spunti. E' scritto con proprietà di linguaggio e le tematiche vengono affrontate con linearità, con grande rispetto e con tanta riflessione.Lo consiglio vivamente alle coppie di fidanzati e a sposi novelli. Ringrazio l'autrice per questo profondo studio e continuerò ad approfondire le tematiche proposte in sede universitaria. Grazie! Gianni
Dopo l'Incarnazione, i rapporti fra Dio e il corpo non sono più gli stessi. La somiglianza messianica viene a rivelare la prima somiglianza (quella della prima creazione), e questo da un punto di vista dinamico.Nella visione di Ireneo, l'Incarnazione non vuol dire unicamente il momento puntuale dell'atto con cui il Verbo si è fatto carne; è l'insieme della sua opera terrestre. L'Immagine è la traccia di Dio nella carne, mentre la somiglianza, frutto dello Spirito, è realizzazione piena della vocazione dell'uomo.Il libro offre tanti spunti interessanti. Grazie all'autrice! Federico
Riflessioni al libro di Angela Anna Tozzi. La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica". L'Alleanza coniugale non è soltanto figura dell'Alleanza divina, ma ingresso effettivo nella realtà di un mistero dal quale tutto ciò che vive riceve il suo senso e il suo dinamismo.La relazione del cristiano con il mistero dell'Alleanza non è soltanto dell'ordine della significazione o dell'esemplarità, ma ha un carattere ontologico: innestato realmente nel Corpo di Cristo, partecipa realmente a una vita che è insieme il punto culminante, il compimento, l'attuazione e l'incarnazione dell'Alleanza di Dio con gli uomini. Questo non è qualcosa di magico: passa per la libertà dell'uomo, e questo vuol dire che egli è chiamato, invitato a entrare in questa vita.Mediante i Sacramenti, il cristiano è corporalmente innestato sul mistero dell'Alleanza divino-umana. Tutti i Sacramenti sono in un certo senso, Sacramentidell'Alleanza.Mentre nell'Eucaristia il cristiano celebra l'Alleanza "sotto le specie" del corpo e sangue di Cristo, nella vita coniugale ne viene insieme il segno e la realtà "sotto le specie" del corpo e della vita del coniuge. Il libro è ben riuscito. Lo consiglio ,in modo particolare, alle giovani coppie. Grazie! Gustavo
Commento al libro: "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica" di Angela Anna Tozzi è un libro, a mio parere, ben riuscito. Il corpo non solo è "l'uomo", ma è anche la realtà in cui si realizza storicamente la soggettività spirituale di quest'uomo. E' molto chiaro, allora,che la relazione sponsale non può avvenire a prescindere dal corpo, ma è esperienza che nel momento in cui si manifesta e si esprime coinvolge e modifica i campi della corporeità. La relazione non può verificarsi che nella corporeità. Non si può accogliere l'altro o non si può avere accesso al mistero dell'altro, se non mediante la comunicazione corporea. Questa consapevolezza stimola la riflessione teologico-spirituale a liberarsi da un vecchio modello di ascesi che mortificava l'identità umana, interprentando secondo moduli rigidamente spiritualistici il vissuto dell'uomo, e la provoca ad assumere in modo responsabile, senza alcun pregiudizio, il coinvolgimento della propria corporeità nell'esperienza della gioia sponsale.Il Concilio dice poco a riguardo, però ne mette in luce il valore positivo e inserisce la sessualità nella dinamica relazionale dell'amore coniugale. Grazie per questo libro davvero ben riuscito! Maria Cristina
Riflessioni sul libro: "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica". La Rivelazione cristiana si indirizza al corpo,sia dal punto di vista esistenziale che dal punto di vista ontologico. Se il dinamismo spirituale è dono, è in coerenza con l'essere intimo del corpo, lui pure fatto e dato per donare. Il dono della vita si rivela l'opera di un atto creatore e il frutto di una filiazione. Dio è presente nella carne solo con la mediazione della libertà.Cosa sarebbe la libertà senza il desiderio, senza la carne?Giovanni Paolo II sottolinea che "il corpo rivela l'uomo, esprime la persona ed è perciò il primo messaggio di Dio all'uomo stesso, quasi una specie di primordiale sacramento, inteso quale segno che trasmette efficacemente nel mondo visibile il mistero invisibile nascosto in Dio dall'eternità". E' un ottimo libro per le coppie. Geltrude
Riflessioni sul libro: "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica." Le prime Catechesi di Giovanni Paolo II si soffermano a spiegare i racconti della Genesi per presentare una teologia del corpo che trova nel suo significato sponsale la chiave interpretativa. I racconti della creazione ci parlano di un principio, quando Dio, chiama all'esistenza l'uomo e lo crea a propria immagine e somiglianza, capace di donarsi all'altro e di essere fecondo.Le prime catechesi di Giovanni Paolo II ci mostrano che il corpo dell'uomo non è riducibile a un complesso di organi e di funzioni, ma è segno che rivela la persona e il luogo che la realizza proprio attraverso quel linguaggio che lo porta a entrare nella comunione con l'altro fino a diventare una carne sola e, attraverso questa unione, di aprirsi alla vita. Se il corpo, con il suo linguaggio sponsale, rivela la persona, "l'uomo e la donna sono chiamati ad esprimere quel misterioso linguaggio del corpo in tutta verità che gli è propria".La norma morale scaturisce dalla lettura del linguaggio del corpo nella verità. Il corpo parla non soltanto con la parola, con il linguaggio non verbale, con la diversità maschile e femminile, ma anche con le strutture interne dell'organismo. I ritmi naturali immanenti alle funzioni generative "appartengono alla verità oggettiva di quel linguaggio che le persone interessate dovrebbero rileggere nel suo pieno contenuto oggettivo." Il libro è ampiamente documentato. L'autrice dimostra di possedere l'argomento. L'ho trovato chiaro, profondo, aperto ad altre tematiche. Ringrazio e auguro piena diffusione del libro. Rodolfo
Riflessioni sul libro: "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica" Il corpo è relazione, e riceve il suo senso dal tenore, dalla qualità e dal partner di questa relazione. Là dove è l'oggetto del tuo desiderio, là è pure il senso del tuo corpo.Il corpo è luogo di dono.Dice bene Giovanni Paolo II che il corpo del cristiano non gli appartiene. Entra in un dinamismo di espropriazione celebrato, trovato, "incorporato" nell'Eucaristia. Il corpo è luogo della decisione. Noi siamo carne, ma siamo chiamati a diventare corpo. Carne è condizione carnale, mentre il corpo è ancora largamente per noi futuro. Aspirare ad avere un corpo diventa un vivere nella speranza di un incontro. Letizia con gratitudine verso l'autrice del libro.
Riflessioni sul libro "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica". La sessualità è prima di tutto un luogo in cui ciascuno di noi scopre se stesso, si conosce e si riconosce e può arrivare a dire "io". Ci siamo abituati a dire "avere un corpo" ed "essere corpo". La prima esprime relazione di esteriorità inammissibile. La seconda espressione dice che il corpo non è un oggetto tra i tanti, ma l'epifania della persona.Se il corpo è epifania della persona, lo è prima di tutto per la persona stessa. Ecco perchè conoscere il proprio corpo è una strada molto importante per conoscere se stessi.Il corpo non mente, ma se lo sappiamo ascoltare, ci ricorda quelle verità di noi stessi che spesso la mente cerca di rimuovere. Il corpo ha una dimensione relazionale perchè dice riferimento all'altro fin dall'inizio, quando viene accolto nel grembo materno e diventa oggetto di cure nei primi anni di vita. Nella coppia la sessualità può essere un messaggio di gratitudine per la presenza dell'altro, per la condivisione, l'aiuto, la cura reciproca. Il linguaggio corporeo ha una pregnanza maggiore di quello verbale. Il corpo registra ogni cosa ed è luogo della memoria più profonda. Sono tante le riflessioni che si possono fare su questo libro. E' molto chiaro e incisivo per cui le coppie troveranno buon nutrimento e anche tanta gioia. Grazie all'autrice per questa fatica. Tina
Riflessioni sul libro: "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: Etica ed Estetica". Mi piace pensare che il corpo è relazione e riceve il suo senso dal partner di questa relazione. Il corpo è il luogo del dono. Il corpo del cristiano non gli appartiene. Entra in un dinamismo di espropriazione celebrato, trovato, incorporato. Il corpo è il luogo della decisione. Se il corpo è relazione, il suo futuro sarà conforme a questa relazione.Noi siamo carne , siamo chiamati a diventare corpo. E' un libro riuscito.Le tematiche sono molto importanti. Si entra gradatamente nel vivo del discorso, con molta delicatezza. Grazie all'autrice per questo dono. Josepha, 4 ottobre 2013
Il libro "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica" è tutto un inno alla vita e all'amore. L'Alleanza coniugale non è soltanto figura dell'Alleanza divina,ma è come entrare nella realtà d'un mistero dal quale tutto ciò che vive riceve il suo senso, il suo sviluppo e il suo dinamismo. Il cristiano mediante i sacramenti è innestato nel mistero dell'Alleanza divino-umana.Mentre nell'Eucaristia il cristiano celebra l'Alleanza "sotto le specie" del corpo e del sangue di Cristo,nella vita coniugale ne vive insieme il segno e la realtà "sotto le specie" del corpo e della vita coniugale.L'alleanza coniugale è entrata nel mistero dell'agape, che è anche quello dell'alleanza divina. Giovanni Paolo II ci ha lasciato un grosso patrimonio e l'autrice del libro ha risvegliato i nostri cuori portandoli sotto i nostri occhi. Grazie!Il libro mi sembra ben riuscito nelle sue tematiche e nel suo sviluppo. Veronica
Il libro :"La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica" vuole mettere in evidenza la bellezza e la grandezza del Matrimonio. Questo amore fino alla fine è un amore che si fa dono, che si rinnova ogni giorno nonostante a volte la fatica, le difficoltà. E' bello poter rileggere gli scritti di Giovanni Paolo II con una voce femminile. E' l'Amore di Cristo che consacra il patto coniugale e dà la grazia e la forza di poter continuare giorno dopo giorno.Mi auguro proprio che questo libro arrivi a tutte quelle coppie che si trovano in situazioni di disagio, di amore affievolito,di desiderio di farla finita. Chiara, giovane sposa.
Il testo ha richiamato fortemente che l'amore coniugale comporta una totalità in cui entrano tutte le componenti della persona-richiamo del corpo e dell'istinto, forza del sentimento e dell'affettività, aspirazione dello spirito e della volontà; esso mira a una unità profondamente personale, quella che,al di là dell'unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuore solo e un'anima sola: esso esige l'indissolubilità e la fedeltà della donazione reciproca. I coniugi sono chiamati a "custodire"la loro unità quale forma esistenziale della loro unicità. Formare "una sola carne" vuol dire rimanere ancorati, in un atto di fede e di fedeltà, all'evento e all'atto creatore che li ha congiunti: a Dio e a se stessi. Anna
Il testo "La Bellezza dell'Amore negli scritti di Giovanni Paolo II: etica ed estetica"ha richiamato fortemente che l'amore coniugale comporta una totalità in cui entrano tutte le componenti della persona-richiamo del corpo e dell'istinto, forza del sentimento e dell'affettività, aspirazione dello spirito e della volontà; esso mira a una unità profondamente personale, quella che, al di là dell'unione in una sola carne, conduce a non fare che un cuore solo e un'anima sola: esso esige l'indissolubilità e la fedeltà della donazione reciproca.Formare "una sola carne" vuol dire rimanere ancorati, in un atto di fede e di fedeltà, all'evento e all'atto creatore che li ha congiunti: a Dio e a se stessi.I coniugi sono chiamati e provocati a rimanere per sempre uniti, perché sono radicati e fondati nell'autore della vita che assicura loro la crescita, l'appagamento, la fecondità, la gioia di vivere insieme.Tutta la vita matrimoniale deve essere un donarsi per crescere, un donarsi per crescere di più. E' stato scritto che i corpi sono come l'amore, la casa dove gli sposi si accolgono e si generano a vicenda. "Stare a casa" col proprio coniuge, permette di "stare a casa" con sé, permette di accasarsi con l'altro. L'apertura alla vita diventa per i coniugi la concretizzazione del loro reciproco donarsi, la manifestazione pubblica e visiva di questo essere l'uno per l'altro e nello stesso tempo partecipazione creatrice di Dio che, in principio, ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza .