Daniel nato e cresciuto in un paese del Sud America, racconta come fu difficile vivere la sua infanzia e adolescenza in mezzo a una società che giudicava la sua omosessualità come un brutto vizio, una perversione, un fallimento dei suoi genitori nella sua educazione. La cosa che lo mortificava di più era che suo padre la pensasse allo stesso modo, per questo motivo la frase “come dirlo a mio padre” appariva spesso nella sua mente, cercava il modo e le parole giuste per dargli meno dolore possibile. Ci fa partecipi con delicatezza della sua prima e segreta storia d’amore sognando il giorno in cui dare libertà alla sua anima femmina soffocata per anni, fa delle rinunce importanti per inseguire il suo sogno il quale era semplicemente un suo diritto, essere se stesso e amare liberamente.