“Ed io mi chiedo come saresti stato tu se avessi potuto accompagnarmi nella mia crescita. Tu che sei andato via in punta di piedi proprio quando mi affacciavo al mondo. Mi sono creata un mondo tutto mio, per dare un senso alla tua assenza, ti ho immaginato in un imbarco perenne, come se la tua nave non entrasse mai in porto e per questo non potessi mai telefonare o spedire lettere.”
“Ma nel rigoroso piano finalistico dell’universo tutto è già predisposto, lascia che le indicazioni governino i tuoi atti, lascia che le leggi divine leghino i nodi del battello e non pensare di dover essere tu a farlo. Tu sei albero e uccello.”