Consigliato ad un pubblico 16+
“Tutta colpa di Solone” è un libro che tratta in modo romanzato argomenti che ritraggono una società in degrado con numerosi problemi sociali e con un governo che non aiuta ma che pensa, piuttosto, ai propri privilegi. Il testo comincia presentando la figura di Solone, legislatore e poeta ateniese, eletto arconte, esempio di rettitudine; un personaggio che oggi difficilmente si può trovare nel mondo politico. Il protagonista del testo si chiama Niria e sogna Solone e il suo servo che dialogano; l’arconte riconosce una società attuale decisamente corrotta e ne è profondamente deluso. Niria, al risveglio, incontra Cannella, un politico che lo vuole trascinare in una campagna politica di interessi altrui, da cui il protagonista uscirà perdente ma con il desiderio di andare avanti in questa impresa che lo porterà a Roma. La caratteristica stilistica del testo è un costante ritorno al passato, con numerosi flashback che ritraggono il protagonista e la sua famiglia, quando egli era molto giovane, dalla casa d’infanzia, agli amici, raccontando una meravigliosa Sicilia, con tutte le sue tradizioni. Il linguaggio usato è molto colloquiale e anche dialettale, soprattutto nei dialoghi utilizzati tra i personaggi. Ogni luogo è ricco di dettagli e anche i personaggi sono descritti con precisione e sembrano animarsi grazie al loro linguaggio. Quando il protagonista va a Roma e comincia il suo percorso in politica, inizia un’altra parte di storia, dove i politici non si ricordano della reale situazione del paese, dimenticando soprattutto la Sicilia e tutto il sud Italia. Quando Niria e il ministro cercano di trovare un modo per creare posti di lavoro in Sicilia, avviene qualcosa ed entrano forze oscure, purtroppo reali, chiamate gli invisibili che dominano il mondo. Il messaggio che l’autore invia al lettore è propositivo e ottimista per il futuro, in quanto l’umanità non può continuare a farsi governare e annientare dagli invisibili; il fatto che l’autore dedichi questo libro a suo padre gli fa onore, in quanto egli è simbolo di valore e onestà, principi che ad oggi mancano in questo mondo.