Consogliato ad un pubblico 16+
“La Salamandra e la Seppia – Dalla terrazza di Cefalù” Il titolo lascia intuire lo stile mediterraneo e diretto di MAMIDI che con la sua formula narrativa trascina il lettore-spettatore in una delle terrazze lignee più belle di Cefalù. Specchiato nell’oscurità del Tirreno, il romanzo si tinge velatamente di giallo e di una leggera nota nostalgica fra l’incer-tezza di un presente stravolto dal Covid-19 e un passato che affonda negli anni Sessanta. In questi scenari, scrittrice a parte, affiorano due donne: Samanta, detta “La Salamandra” e Giuseppa detta “La Seppia”. Samanta sperimenta i disagi e gli abusi di una famiglia alla deriva dopo l’emigrazione del padre. Adulta, rivelerà una personalità alquanto forte, occulta e così inquietante da sedurre la stessa autrice e coprotagonista del romanzo. “La Seppia”, assolutamente originale e a tratti borderline, spingerà MAMIDI a trovare una svolta dietro l’altra e a descrivere scene di forte impatto emotivo che terminano con un finale stupefacente.
Caspita! Non leggevo da anni una storia come questa. Anzi!Storie come queste che roteano su nuclei tematici importanti comprensibili a tutti. Mi piace tutto! Stile, linguaggio e quella dose di realtà che fa fiflettere per prevenire. Complimenti!
La terrazza di Cefalù, meraviglioso simbolo di naturale bellezza, 'violentato' da un efferato evento criminoso. Da questo spunto Mamidi fa emergere le contraddizioni di una società siciliana, e non solo, che affondano le radici in tempi ben lontani. Condizione femminile, potere politico, criminalità, bisogni negati ai più deboli, trattati con la necessaria crudezza. In questo scenario si muovono le figure femminili sensuali e misteriose, compresa l'autrice, protagoniste del romanzo. Opera che merita assolutamente di essere letta.
Adoro lo stile di questa scrittrice. Intrecci ben strutturati, svolte al momento giusto, contenuti forti ed attuali. Brava! Brava!